lunedì 28 ottobre 2013

Matteo Renzi alla Leopolda

La voglio dire anch'io qualcosa su Renzi e il suo intervento alla Leopolda, pieno di ovvieta' aria fritta ( e di pugni in faccia a quel buon senso a cui dice di fare riferimento) che fanno sembrare le imitazioni di Crozza una manifestazione di vis politica, e' questo che passa il convento in un paese dove a dominare il mercato dei libri (quei pochi che ancora si leggono) c'e' gente come Baricco, un altro sostenitore di Renzi...altro che pensiero debole ormai siamo alla frutta...

mercoledì 29 febbraio 2012

LA SITUAZIONE

Qualunque
amministrazione che si rispetti deve prima di tutto avere a cuore il benessere
delle persone che vivono all’interno del comune garantendo i servizi essenziali
e soddisfacendo i bisogni dei più deboli, che in questo contesto economico non
possono essere abbandonati a se stessi. Non si tratta solo di assicurare gli
interventi necessari per mantenere in efficienza la città, ma anche di
organizzare per lei un futuro positivo.Tutto ciò va fatto in un contesto di
estrema difficoltà dovuto al disastro politico e finanziario provocato
dall'incapacità politica ed economica del governo Berlusconi - Lega, che ha
precipitato il Paese dentro la crisi economica mondiale in condizioni di
discredito e di debolezza e dalle manovre prima di Tremonti e poi dell'attuale
governo che, seppur dirette a contenere il debito pubblico, hanno però avuto
pesantissime ricadute nella vita degli italiani e dei comuni (ricadute di cui
ancora non si sono visti tutti gli effetti). Il 2012 sarà un anno molto
difficile per i comuni, tra cui anche Abbiategrasso, che dovranno fare i conti
con una situazione finanziaria nuova destinata a cambiare in profondità il modo
d'essere, le forme di intervento e la stessa dimensione degli interventi
comunali. Nulla sarà come e' stato per i comuni fino ad oggi, sia per gli
investimenti sia per la spesa corrente che finanzia i servizi alla persona.In
una situazione di crisi economica diffusa e di pressione fiscale alta non e'
pensabile, anzi, sarebbe iniquo ed immorale pensare che il Comune possa
continuare ad agire senza una profonda riflessione su come viene utilizzato il
danaro che i cittadini versano con le imposte e le tasse.È perciò fondamentale
innanzitutto effettuare una rigorosa rivisitazione delle necessità individuando
le priorità, occorre poi una rigorosa analisi dei costi e dell’efficienza dei
servizi comunali in modo. Questo è oltremodo doveroso in un contesto come
quello delineato prima, in cui la riduzione delle finanze a disposizione delle
amministrazioni locali è ormai, dopo anni e anni di tagli, notevolmente al di
sotto delle necessità. Si tratta cioè di dirottare il danaro da servizi o
interventi meno importanti verso altri più rilevanti e prioritari per gli
abbiatensi. A titolo di esempio devono essere rivisti i contratti per il verde
(450.000 euro), che rappresentano un lusso non più sostenibile per la città.
Occorre una svolta nella manutenzione nel verde, attraverso lo sviluppo
dell'intervento delle associazioni e le sponsorizzazioni.Altro contratto da
rivedere e' quello di leasing per la costruzione del nuovo asilo in via
Colombo, che rappresenta un vero e proprio esempio di cattiva politica. Un
intervento di quasi 7 milioni di euro, con un auditorium inutile, quando non e'
ancora stato risolto l'uso dell'Annunziata, finanziato con un leasing di 20
anni che costerà 450.000 euro all'anno, una vera e propria tassa  che graverà
sulle generazioni future e sulle disponibilità finanziarie del comune.Questo
contratto squilibrato a favore del privato deve essere rivisto e
ridimensionato. Non possiamo permetterci questa tassa per l'incapacità di una
giunta che indebita oggi e il futuro della città.Questo debito assurdo deve
essere ridotto anche con l'utilizzo dei 2 milioni di euro ottenuti dalla
vendita della quota di Aemme energie per abbattere il capitale e per liberare
le risorse sulla parte corrente sottratte per finanziare i servizi e vantaggio
di un contratto capestro. In questa ottica anche l'applicazione dell'IMU sulla
prima casa dovrà avvenire con l'aliquota minima possibile e dovrà essere
finalizzata a finanziare i servizi essenziali alla persona dagli anziani alle
famiglie, tagliando costose trasferte di comitive per i gemellaggi e i viaggi
per il mondo per frequentare il giro dello città slow.

ABBIATEGRASSO CAMBIA MUSICA

Col titolo “Abbiategrasso cambia musica” i sostenitori di Finiguerra hanno organizzato una riuscita manifestazione in cui hanno giustamente sollevato il problema della mancanza di spazi per musica e teatro nella nostra città. Ho colto con interesse l’annuncio dell’iniziativa perché speravo (spero) che la prossima campagna elettorale sia affrontata dai vari schieramenti con la forza dei programmi e delle idee piuttosto che con la reciproca delegittimazione e anche perché continuo a ritenere che gran parte delle proposte di Finiguerra e dei suoi seguaci non siano affatto alternative a quelle di Gigi Arrara. Ad esempio la proposta della casa della Musica, presentata nel corso della serata, nasce dall’assessorato alle politiche giovanili diretto, all’epoca della amministrazione Fossati, dall’assessore Emilio Florio con la collaborazione della consigliera comunale Alice Boni. I due, partendo dall’idea di realizzare una sala prove comunale, intrapresero un confronto coi gruppi musicali del territorio da cui svilupparono un progetto più ambizioso: la casa della Musica, con la realizzazione di un auditorium da 99 posti, una strumentazione d’avanguardia e l’impegno a realizzare una gestione partecipata da parte degli utenti con la collaborazione della Provincia. Va sottolineato che finanziavano l’opera gli oneri di urbanizzazione della nuova area industriale sulla via Dante: un caso rarissimo di uso di queste risorse per le politiche giovanili, a dimostrazione di una sensibilità al problema che sarebbe corretto riconoscere a Fossati e alla maggioranza che lo sosteneva. Quale è invece la sintesi che fa di tutta la vicenda Alice Boni nel corso della serata? “Nel 2007 tutto era pronto ma la Giunta di Fossati rimandò la scelta all’amministrazione successiva legando la realizzazione del progetto al risultato delle elezioni”. Non vi sembra un po’strano che, potendo vantare una realizzazione di questo tipo, una giunta rimandi tutto all’amministrazione successiva? Infatti le cose non andarono così: per far quadrare i conti erano ancora necessarie contrattazioni con l’impresa costruttrice dei capannoni di via Dante (si parlava della realizzazione di una pompa di benzina) e non si poterono cominciare i lavori. Naturalmente questa ricostruzione è pienamente riscontrabile accedendo agli atti amministrativi. A quel punto si poteva sperare che la riconferma della Giunta Fossati avrebbe dato l’opportunità di realizzare l’opera, ma la Boni e molti degli attuali sostenitori di Finiguerra decisero che Albetti o Fossati pari erano. Infatti vinse Albetti che fra i suoi primi atti cancellò la Casa della Musica.
Un tizio diceva che la verità è sempre rivoluzionaria. Perché gli aspiranti rivoluzionari del secolo XXI fanno tanta fatica a raccontare la storia integralmente e a riconoscere i meriti degli altri (nemmeno citati)? Chi vuole “cambiare Abbiategrasso” non dovrebbe per prima cosa essere capace di fare autocritica sui propri passati errori di valutazione?

sabato 30 aprile 2011

BUON PRIMO MAGGIO !

OGGI CHE TUTTE LE CONQUISTE SONO SOTTO ATTACCO LA FE STA DEL LAVORO RIDIVENTA FINO IN FONDO UNA GIORNATA DI LOTTA PER LA LIBERTA' DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI
OGGI CHE L'UNIONE EUROPEA TRA LE SUE TANTE PORCHERIE PROPONE ORARI FINO A 65 ORE SETTIMANALI E CHE I CONTRATTI SEPARATI FIRMATI IN ITALIA,DALLA FIAT AL COMMERCIO IMPONGONO IL TAGLIO DELLE PAUSE E LA BRUTALE FLESSIBILITA' DEGLI ORARI
OGGI CHE LA FURIA REVISIONISTA COLPISCE IL NOSTRO PAESE ANCHE IL PRIMO MAGGIO VIENE MESSO IN DISCUSSIONE LO FANNO I SINDACI CHE SI DICHIARANO AIDEOLOGICI,E QUINDI RISPETTANO SOLOL'IDEOLOGIA E GLI INTERESSI DEL MERCATO...CHE DIRE DEI SINDACATI CHE SCELGONO DI CELEBRARE IL PRIMO MAGGIO A MARSALA PENSARE DI ANDARE A FESTEGGIARE LO SBARCO DEI GARIBALDINI SIGNIFICA PROPRIO NON VOLER PARLARE DEL SIGNIFICATO DEL PRIMO MAGGIO IN VERITA'SI DOVREBBE OGGI DIRE CHE IL TERRIBILE ATTACCO CHE SUBISCONO I LAVORATORI VIENE DA POLITICHE ECONOMICHE E SOCIALI ATTUATE DA GOVERNO E CONFINDUSTRIA CONDIVISE E SOTTOSCRITTE DA CISL E UIL ANDIAMO DUNQUE A MILANO AL MAY DAY(UNA DELLE PIU' IMPORTANTI MANIFESTAZIONI DEL LAVORO PRECARIO NEL NOSTRO PAESE)DOVE SI PUO AFFERMARE E SE NECESSARIO URLARE LA RABBIA DI UN MONDO DEL LAVORO CHE DA SOLO STA PAGANDO TUTTI I COSTI DELLA CRISI. FACCIAMO DEL PRIMO MAGGIO UNA GIORNATA CHE RICORDI DAVVERO I SACRIFICI DI COLORO CHE L'HANNO PER PRIMI PROMOSSA
BUON PRIMO MAGGIO.

DEVASTANTE PTCP

Sullo scorso numero di ordine e liberta'(SETTIMANALE LOCALE) ho cercato di porre l’attenzione sui nuovi (sottolineo)
progetti autostradali della Provincia di Milano (un asse autostradale Magenta-
Vigevano a cui si raccorderebbe una nuova tangenziale ovest milanese che,
partendo da Melegnano, chiuderebbe l’anello autostradale proprio nel nostro
territorio). Tali proposte, contenute nella bozza del nuovo PCTP della
Provincia, sono state presentate due settimane fa, nel più totale sconcerto dei
cittadini. Siccome la furia cementificatrice della Provincia di Milano va più
veloce del nostro dibattito locale, la discussione in corso, che riguardava una
sola autostrada (la Milano - Malpensa) deve rapidamente aggiornarsi e
moltiplicarsi per tre! Nella mia lettera suggerivo, prima di analizzare nel
merito i progetti, di andare a vedere che fine hanno fatto le compensazioni
ambientali previste per la tangenziale EST Esterna: niente metropolitane per
mancanza di fondi e, in compenso, una devastante autostrada a pagamento per i
comuni del Vimercatese. Credo che ciò che accade negli altri territori dovrebbe
essere oggetto di studio, per evitare che la storia si ripeta anche da noi.
Pertanto sarebbe opportuno sapere cosa ne pensano tutti i politici locali, ma
specialmente gli amministratori del nostro territorio, che condividono l’
orientamento politico della Provincia, della Regione e del Governo nazionale.
Cosa ne pensate, sig. Albetti, sig. Vicesindaco  di cui non ricordo il nome,
sig.ra Tacchini della Lega nord che è anche consigliera provinciale? Cosa ne
pensa l’on. Garavaglia che si ritiene il rappresentante del nostro territorio a
Roma? Se le tante chiacchiere pseudo ecologiche con cui avete infarcito il PGT
di Abbiategrasso erano sincere dimostratelo, altrimenti i cittadini sapranno
cosa pensare della vostra coerenza.
Raffaele Brizio comitato civico Leone Rosso "Per Abbiategrasso"

INFRASTRUTTURE DA BRIVIDI

Il tracciato della nuova Tangenziale est esterna di Milano (per gli amici TEM)
collegherà Agrate Brianza con Melegnano. Anche chi è dotato di poca fantasia
può immaginare facilmente che il suo prolungamento arriverà alle porte di
Abbiategrasso, connettendosi con la superstrada per la Malpensa. Per questo è
bene conoscere la TEM per capire cosa sarà la Tangenziale Ovest Milano (TOM?),
di cui oggi si riprende a parlare. TEM: Trentadue km di percorso, sei svincoli
automatizzati, settantamila veicoli al giorno. L’investimento vale 1,7 miliardi
di euro investiti da privati che imporranno pedaggi per i prossimi decenni (si
chiama project financing). L’opera dovrebbe essere ultimata entro il 2015 e
prevedeva, come “compensazioni ambientali” per le popolazioni che subiranno
tale devastazione, un investimento di 1,2 miliardi di euro per il prolungamento
delle linee 2 e 3 della metropolitana milanese fino, rispettivamente, a
Vimercate e Paullo. Ma … i soldi non ci sono! A chi vedrà il proprio territorio
devastato dall’infrastruttura non verrà nemmeno concessa la soddisfazione di
poter andare a Milano coi mezzi pubblici. A chi si lamenta, il Presidente della
Provincia, Podestà, risponde preannunciando una tassa di scopo sulle
tangenziali milanesi per finanziare la metropolitana e annuncia la prossima
progettazione della Tangenziale Ovest (non Milano-Malpensa, si badi:
Tangenziale Ovest!) In questi giorni, i politici leghisti del territorio,
proponendo il collegamento Magenta-Vigevano, non fanno altro che svendere il
nostro territorio, facendolo diventare il corridoio del secondo anello della
tangenziale milanese (TOM). Che poi straparlino dello sviluppo magicamente
portato dalle nuove infrastrutture, condito con riflessioni pseudo
ambientaliste sull’Expo, non cambia la realtà dei fatti: l’unica certezza è che
a est, se i privati costruiscono le autostrade, stato e regione non realizzano
le metropolitane e lasciano ai cittadini un territorio devastato. Cosa
succederà a ovest? Chiunque ha a cuore questo territorio non dimentichi mai il
gran pasticcio della TEM.
E chi non si fida vada a vedere il sito: http://tangenziale.esterna.it/
Raffaele Brizio comitato civico Leone Rosso "Per Abbiategrasso"